Shintiara

Shintiara; intervista con l’autore

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È partito recentemente il kickstarter di Shintiara, un nuovo gdr molto interessante. Il mondo di Shintiara è, infatti, “conteso” fra la sua stella e “Murya” un buco nero che la sta attirando verso la distruzione. Avvinandosi a Murya, si manifestano vari paradossi temporali come creature e luoghi provenienti dal passato e dal futuro. L’idea è veramente originale e perciò ho voluto intervistare l’autore, per avere maggiori informazioni.

Shintiara 1Allora Giovanni, la mia prima domanda è: che droghe hai usato per avere un’idea così originale? Te lo chiedo perché il mio concetto di originale è: getta un elmo dentro un vulcano per salvare il mondo dal cattivo 🙁

LOL! Allora Giancarlo, diciamo che la gioventù, per come me la ricordo, è, in effetti, una specie di droga…, infatti, per poterti rispondere dovresti calarti per un attimo nei panni di un ragazzo di 23 anni che sta passando quello strano periodo in cui ha fretta di darsi tutte le risposte “sulla vita, l’universo e tutto quanto”. 

Ai tempi io ero così e mi leggevo libri di fisica quantistica, di filosofia orientale, d’induismo etc… A un certo punto, riassumendo, mi venne in mente una cosa: se esistesse un mondo in cui la natura mutevole del Tempo fosse una realtà sotto gli occhi di tutti, come reagirebbero gli abitanti? Che senso darebbero alla propria vita? Ben presto ho preso in mano un foglietto a quadretti e mi sono messo a disegnare la mappa di un pianeta conteso fra una stella e una strana specie di buco nero in grado di rompere il tempo e far comparire da altre epoche qualsiasi cosa. Da allora, per circa vent’anni, ho lavorato al progetto per far crescere Shintiara e creare un sistema di regole adeguato ad ambientarci delle avventure… mi sono accorto che non era necessario appesantire le descrizioni con chissà quali (probabilmente noiosissime) disquisizioni filosofiche sul nichilismo, la natura paradossale delle particelle subatomiche o il nirvana: Shintiara era già ricca di storie memorabili, di nuove razze, di relazioni originali fra mortali e di ambientazioni evocative perfette per un gioco di ruolo.

Mi piacerebbe saperne di più. Che personaggi possiamo giocare? Quali creature e luoghi possiamo incontrare? Che cosa c’è di unico?

Ok… sfida accettata. 

Tu, un semplice umano, un Fattucchiere Errante nostalgico dei tempi andati in cui dominava la magia, ora ti avvicini alla locanda abbandonata, quella in cui il mendicante Skirth, col suo sguardo da gatto sornione e il pelo ingrigito dagli anni e dalla polvere, ti aveva sconsigliato di entrare. Ma nessuno si fiderebbe mai di quello che dice la Gente al Contrario: si sa che quei felinoidi artigliati oltre a stare sempre appesi a testa in giù dicono anche l’opposto di quello che pensano. 

Così l’hai ignorato e ora ti avvicini all’edificio, rinfrancato dalla rassicurante presenza della tua guardia del corpo. Alba-Inaspettata è un enorme Darqarot delle praterie del sud, il suo sguardo da bufalo fisso su di te e le possenti corna intagliate di danno sicurezza mentre apri la porta. Il tuo Sesto Senso ti avvisa subito che c’è qualcosa che non va: dai una rapida occhiata e lì, proprio davanti a te, vedi una copia di te stesso. È uguale a te in tutto e per tutto, ma indossa vestiti diversi, dalla foggia orientale. La tua abilità di Controllo Temporale ti mette in guardia: che sia un tuo doppio venuto da un possibile futuro? 

Ha in mano quello che sembra un moschetto a polvere nera in dotazione ai marinai di Kuotorian, ma di natura evidentemente paradossale e fatto di una sostanza ferro-plastica che non hai mai visto. 

La tua copia ti guarda e urla “Non dovevi entrare”! Se fai un altro passo, il mondo finirà di sicuro! Poi ti punta l’arma addosso e uno strano raggio esplode verso di te…

Un dubbio “legittimo” per un master è che Shintiara possa essere difficile da digerire per i giocatori perché non si appoggia ai classici stereotipi del fantasy alla D&D. Il manuale come aiuta il master a “introdurre” un’ambientazione così particolare? Ci sono film, anime, serie Tv, etc da utilizzare come riferimento per i giocatori?

Nel manuale abbiamo inserito:

1) un racconto breve introduttivo allo scenario

2) la descrizione completa del continente di gioco, con decine di location “paradossali”

3) la descrizione di tutte le popolazioni, culture e razze originali di Shintiara

4) un intero capitolo dedicato al come si costruiscono storie e avventure nel mondo di Shintiara

5) 3 moduli avventura già inclusi

6) 10 idee di plot da sviluppare a gusto dell’arbitro, ognuna basata su un artificio narrativo legato a un paradosso temporale (viaggi nel tempo, sdoppiamenti, comunicazioni attraverso le epoche, il giornale del giorno dopo, loop temporali ricorsivi -il giorno della marmotta-, etc)

C’è da giocare per molti anni!

Passiamo ora al regolamento. Come funziona? È semplice o complesso? Che personaggi si possono fare? Ti sei ispirato a qualche regolamento?

Shintiara 2Il sistema si è evoluto tantissimo e sta ancora evolvendo da quando due anni fa abbiamo iniziato pesanti playtest. Sia io che gli altri autori (Raoul Farinon e Marco Riccardi) come puoi immaginare abbiamo giocato “un po’ a tutto” quindi fare l’elenco di cosa ci ha ispirato e da dove abbiamo pescato è pressoché impossibile. Il sistema di gioco si basa su una rivisitazione più moderna e semplice del d100 system: ogni creatura ha una Forza Interiore espressa con un numero da 1 a 100 e, per ogni compito o prova, dovrà tirare un d% e ottenere un punteggio più basso o uguale a essa. Qualsiasi altro modificatore della creatura (Attitudini fisiche o mentali, Potenziamenti, Limitazioni, Abilità, Specializzazioni, modificatori di condizione…) è espresso sotto forma di Vantaggi o Svantaggi che possono modificare il punteggio del d% attraverso l’uso di un d10 chiamato Dado Asset. In sostanza il secondo dado va a modificare il tiro delle decine del d100 fino al massimo dei Vantaggi o svantaggi applicabili, modificando drasticamente il risultato del tiro. Il resto del gioco in pratica fornisce indicazioni, suggerimenti e vincoli su quanti Vantaggi o svantaggi sono applicabili, per facilitare la gestione del gioco da parte dell’Arbitro. 

I Reclutati possono aumentare la loro Forza Interiore con i Punti Cosmo o i Punti Vuoto che guadagnano sulla base delle loro azioni, accrescendo così il loro Impatto sulla Storia. Dovranno, però, stare attenti a quanti Punti Paradosso accumulano interagendo con oggetti e situazioni di linee temporali diverse: essi aumentano la probabilità di un time warp potenzialmente catastrofico (che potrebbe anche essere voluto da Reclutati del Vuoto).

Il gioco ha un’impostazione che si discosta un po’ dalla divisione classica dei ruoli tra giocatori e Arbitro (il master), dando ai primi maggiori libertà narrative sulla situazione e gli esiti ottenuti dai loro Reclutati. 

Sono particolarmente affezionato al fatto che la prima cosa che un giocatore deve scegliere sia il Ruolo, cioè l’archetipo che definisce il suo comportamento di base nei confronti degli altri giocatori, evitando anche in questo caso riferimenti a una morale (in termini di cosa è bene o male) codificata: un Saggio da consigli, un Rinnegato preferisce muoversi da solo, un Altero cerca di imporsi e comandare, e così via un Puro evita i conflitti, l’Eroico cerca l’azione gloriosa, il Misterioso preferisce tenersi i segreti per sé. PS per chi è curioso: il tutto è neanche tanto velatamente ispirato agli archetipi junghiani.

I personaggi sono costruiti pezzo per pezzo attraverso un sistema di punti che permettono la massima personalizzazione. Per facilitare il compito di costruire un personaggio da zero, abbiamo introdotto dei “kit” pre-impostati da cui partire che abbiamo chiamato Vocazioni. A differenza delle Classi di D&D o di Pathfinder, le Vocazioni sono solo esempi di come sia possibile creare un personaggio, ma non sono vincolanti in nessun modo per i giocatori, che possono aggiungere o togliere potenziamenti, limitazioni e abilità per creare i personaggi che preferiscono. Shintiara 4

Infine ovviamente ci sono le regole che sono funzionali all’ambientazione, come i Livelli tecnologici di Riferimento, che permettono di individuare il livello di conoscenze necessario per comprendere e interagire con tecnologie e conoscenze che derivano da altre epoche, o i Punti Paradosso, che misurano la quantità di linee temporali diverse che si accumulano nello stesso punto: più linee temporali si uniscono più è facile che un Timewarp provochi ulteriori paradossi. Fra gli effetti di un Timewarp è anche prevista la fine del mondo di Shintiara: l’evento catastrofico che farà cadere definitivamente il pianeta nell’orbita di Muria, la stella nera…

Ringrazio Giovanni per avermi concesso l’intervista. Se siete interessati potete trovare maggiori informazioni su Shintiara.com mentre potete finanziare il gioco su Kickstarter.

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