D&D è un fottuto fantasy Vietnam

D&D era un fottuto fantasy Vietnam sotterraneo

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Nella mia presentazione dell’Old School1)consiglio di leggere quest’articolo perché complementare a questoc’erano numerosi riferimenti a generi differenti dal fantasy come per esempio il western. Un altro paragone veramente calzante è anche: in D&D si giocava un fottuto fantasy Vietnam sotterraneo2)So D&D is different now. Good. I can actually walk around feeling like a badass wizard hero now instead of a 4hp mook trapped in some subterranean fantasy fucking Vietnam.

Cosa vi ricorda questa immagine?Vietnam-war-tunnels

Pensiamo ora al classico gioco Old School: i pg, un team di specialisti, attraversano i corridoi inesplorati del dungeon cercando metro per metro trappole, che possono ucciderti in un colpo solo, evitando gli agguati dei goblin o dei koboldi3)qui trovate un famoso articolo sui koboldi di Tucker, capaci di sterminare gruppi d’alto livello sfruttando tattiche di guerrigliache sono tanti, tantissimi e molto ingegnosi, metafora dei “Charlie” i Vietcong che sconfissero gli Usa in una lunga guerra di logoramento.4)Benoist:You are not a hero. You’re an adventurer, a tomb raider, a grizzled veteran going deep under the earth in hostile territory like you’d take a trip through the jungle. You have no guarantee to make it back to the surface. You’d like to strike it rich, but for that you need to survive, and your wits, your companions, your experience are your best weapons in the fight. Maybe there’s an Assassin in the group who’ll get stupid and try to stab you in the back for a purse or a gem or a magic item at some point. You’ll deal with it when it comes up. There will be booby-traps, ambushes along the way. There… there are things down there that look human but don’t know the meaning of mercy. It’s better to be prepared. To have the right equipment, to go about exploring the place not fooling around and collaborate with the other members of your squad adventuring party, because if you don’t, you’ll die. Somewhere, somehow. Doesn’t really matter. So you better load up that crossbow, memorize that magic missile, fasten your sword tight and keep it at the ready, because you’re going to have to make them count at some point, sooner rather than later.

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Una tavola di Orc Stain

Il chierico non è altro che una rivisitazione del medico da campo mentre il mago lo specialista che può richiedere l’appoggio aereo e scaricare sui maledetti goblin del buon Napalm una palla di fuoco che, infatti, come incantesimo non è presente nella letteratura fantasy. Con questo paragone, le pozioni di cura per tenerti su assumono un aspetto più sinistro 🙁

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Mi piace l’odore della palla di fuoco la mattina. Ha il sapore dei PX…

Fra una missione e l’altra, i pg si daranno ai “bagordi” in città: come la ricchezza dei pg è incredibilmente superiore al livello di vita della cittadina fantasy5)non a caso la 5ed ha cercato di calmierare il livello di ricchezza perché l’economia di D&D inserita in un ambientazione fantasy classica non ha nessun senso logico, così accadeva col soldato americano rispetto alla poverissima Saigon.

D&D è un fottuto fantasy Vietnam 4
Noi c’immaginiamo la taverna di D&D stile Puledro impennato ma potrebbe essere anche così: non a caso una delle tabelle più famose della DMG era quella sulle prostitute

é difficile comprendere l’Old school6)ciò non implica che fossero perfetti, vedi la Thaco ma alcuni dei presunti difetti si basano su delle caratteristiche del gioco totalmente differenti da quelle successiveperché c’è uno stacco culturale fra la prima generazione di giocatori, per lo più wargamers “appassionati” di storia e quelle successive, cresciute con il fantasy. Io conosco il Vietnam tramite libri, documentari e film ma negli anni 70 alcuni giocatori erano reduci o conoscevano personalmente dei reduci. Pensiamo agli henchmen, criticati perchè trattati come pedine e non persone, carne da cannone da mandare a morire al nostro posto eppure era il comportamento tipico dei veterani con le reclute perché molti di loro sarebbero morti in poche settimane ed era preferibile non affezionarsi. Altrettanto faceva l’ufficiale coloniale con gli “Ascari”, i soldati indigeni, considerate truppe sacrificabili.7)In fondo il clichè del png sagoma di cartone che “riappare” dal nulla per salvare il gruppo esiste tutt’ora come ricorda The Gamers e se è un problema “ruolare” sempre un singolo png, figuriamoci 10-15 a volta…..

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Un pg attorniato dai suoi henchmen

Questo tipo di pg, un pò veterani di guerra, un pò conquistadores, un pò banditi spaghetti western li rende differenti da quelli successivi: non Legolas ma un avventuriero individualista e brutale inserito in un mondo spietato alla mercé di un dio maligno e del caso, pronto a tradire o essere tradito.

D&D è un fottuto fantasy Vietnam 2
Legale buono un caz..

Potete immaginare le reazioni delle associazioni dell’epoca e una delle motivazioni della morte dell’Old School fu anche la volontà della TSR di “sterilizzare” D&D dei suoi aspetti più “negativi” e “scorretti” per renderlo più appetibile al grande pubblico. é ironico però pensare che alla fine l’opera che ha sdoganato il fantasy alle masse sia una serie “scorretta” come Il Trono di Spade 🙂

Concludo con dei buoni consigli per chi voglia giocare Old School: “When you’re in an old-school dungeon you’re in @*%!ing VIETNAM. Check EVERYTHING. Clear out EVERYTHING. Don’t take ONE STEP MORE than you have to until you’re COMPLETELY SURE it’s clear. Check EVERYTHING for traps. Search EVERYTHING. … THE GM WILL USE IT TO @*%! YOU OVER. Be PROACTIVE: set traps and ambushes for the monsters before they do it to you. Find a position of tactical advantage and DUMP FIREBALLS, FLAMING OIL, AND BARRAGES OF ARROWS on your enemies. And even if you do everything right, you STILL might get screwed by wandering monsters.”

a post by “Calithena” on Dragonsfoot, an old school D&D forum

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Maledetto master e le sue trappole di mer…!!!!!!!

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1 consiglio di leggere quest’articolo perché complementare a questo
2 So D&D is different now. Good. I can actually walk around feeling like a badass wizard hero now instead of a 4hp mook trapped in some subterranean fantasy fucking Vietnam.
3 qui trovate un famoso articolo sui koboldi di Tucker, capaci di sterminare gruppi d’alto livello sfruttando tattiche di guerriglia
4 Benoist:You are not a hero. You’re an adventurer, a tomb raider, a grizzled veteran going deep under the earth in hostile territory like you’d take a trip through the jungle. You have no guarantee to make it back to the surface. You’d like to strike it rich, but for that you need to survive, and your wits, your companions, your experience are your best weapons in the fight. Maybe there’s an Assassin in the group who’ll get stupid and try to stab you in the back for a purse or a gem or a magic item at some point. You’ll deal with it when it comes up. There will be booby-traps, ambushes along the way. There… there are things down there that look human but don’t know the meaning of mercy. It’s better to be prepared. To have the right equipment, to go about exploring the place not fooling around and collaborate with the other members of your squad adventuring party, because if you don’t, you’ll die. Somewhere, somehow. Doesn’t really matter. So you better load up that crossbow, memorize that magic missile, fasten your sword tight and keep it at the ready, because you’re going to have to make them count at some point, sooner rather than later.
5 non a caso la 5ed ha cercato di calmierare il livello di ricchezza perché l’economia di D&D inserita in un ambientazione fantasy classica non ha nessun senso logico
6 ciò non implica che fossero perfetti, vedi la Thaco ma alcuni dei presunti difetti si basano su delle caratteristiche del gioco totalmente differenti da quelle successive
7 In fondo il clichè del png sagoma di cartone che “riappare” dal nulla per salvare il gruppo esiste tutt’ora come ricorda The Gamers e se è un problema “ruolare” sempre un singolo png, figuriamoci 10-15 a volta…..

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8 thoughts on “D&D era un fottuto fantasy Vietnam sotterraneo

  1. Ho letto entrambi gli articoli e devo dire che sono davvero belli. Io ho iniziato tardi a giocare a D&D ed in realtà sono partito con AD&D, pur avendo visto passare la scatola rossa per casa (mio fratello maggiore aveva iniziato proprio con quella 😀 ). Al momento, ahimè, non ho modo di giocare ma l’idea di riprendere è sempre lì, latente ed un giorno o l’altro magari si riuscirà a rimettere in piedi un bel “party”. Devo dire che dopo aver iniziato a giocare (il mio primo PG in assoluto è stato un paladino… esperienza dura ma che è servita!) ho rapidamente ed inconsciamente abbracciato una via più “Old School”, che mi permetto di paragonare, per i libri fantasy che ho letto, allo stile di David Gemmell con la saga dei Drenai. Molto più facile morire, molto più spietatamente realistico pur conservando una base di individui assolutamente eccezionali rispetto alla media. E credo che in realtà lo scoglio davvero duro da superare sia proprio questo, ovvero trovare un giusto rapporto tra fantasy e “realismo”. Sicuramente chi è “nato” con le nuove edizioni è decisamente più abituato ad avere dei personaggi che sono praticamente dei super eroi, il che inevitabilmente porta a perdere in interpretazione in favore di statistiche/abilità del PG, ma la possibilità di giocare “alla vecchia maniera” c’è sempre ed a mio avviso è anche molto più divertente poiché crea molta più tensione.

    1. Mi colpisci sul vivo con la saga dei Drenai. Gemmell è uno scrittore sottovalutato ma veramente bravo.

  2. Ciao!
    Ho letto con molto interesse questo tuo post, se ti interessa ho scritto anche io sullo stesso argomento qualche hanno fa sul libro dell’internoscon. Il mio articolo si intitolava “Un drago in Vietnam. Un approccio storico al gioco. Interferenze emotive tra mondi reali e immaginari nel gioco di ruolo”. In effetti arriviamo a conclusioni simili. Chi è interessato può trovarlo a questo indirizzo:

    http://www.internoscon.it/pdf/INC_Book_2011.pdf

    (il mio articolo è a pag. 65 del libro).

    A presto!

    1. Ho sempre trovato gli articoli di internoscon molto interessanti. Su alcuni sono d’accordo, altri meno ma sono sempre letture “ragionate”. Grazie di avermi ricordato il tuo articolo che ho letto e su cui sono d’accordo.

  3. Confesso di non averci mai pensato, ma il ragionamento è solido e calza a pennello. Certo, il tutto rende un po’ sinistra l’immagine della spensierata Old School. Del resto, siamo il prodotto del nostro tempo e anche i nostri hobby riflettono la temperie culturale in cui viviamo. A questo punto mi domando quante tematiche e quante paure profonde del nostro presente si stiano infiltrando nel modo di giocare “moderno” senza che quasi noi ce ne rendiamo conto.

    1. Scusami se non ti ho risposto subito ma la motivazione era proprio il fatto che tu abbia notato l’aspetto “sinistro” che per certi aspetti aveva l’old school. Credo che per certi versi i gdr di grande successo come vampiri negli anni 90, riescano a cogliere lo spirito del tempo. Per esempio in vampiri hai la teoria del complotto, la perdita di fiducia nella classe che ci governa, una società statica e decrepita che impedisce ai giovani di accedere al potere, ma che ha perso il contatto con il nuovo, etc, tutto ben riassunto nella Camarilla.

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