L'ultimo ladro di Lankhmar: Fritz Leiber (non solo Tolkien)

L’ultimo ladro di Lankhmar: Fritz Leiber (non solo Tolkien)

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Se dovessi indicare un opera che esemplifichi alla perfezione Dungeons and Dragons, soprattutto nella sua versione Old School, non sarebbe il Signore degli anelli o gli stessi romanzi di D&D ma il ciclo di Lankhmar di Fritz Leiber. Infatti, mentre autori come Jack Vance o Poul Anderson hanno influenzato la genesi di D&D, il ciclo di Lankhmar è D&D, nella sua reale essenza.

lotr vs monty python (1)Come ha notato Tim Callahan, esiste una frattura, esemplificata benissimo dal meme a sinistra, fra come immaginiamo una campagna di D&D e cioè una storia epica con personaggi tutto d’un pezzo che salvano il mondo dal male e la realtà1)naturalmente non tutti i gruppi di D&D sono così, ma bisogna ammettere che è lo è in molti casi e per certi aspetti non sempre è un male, tutt’altro 🙂 di avventurieri mal assortiti, venali, cialtroni e puttanieri più interessati a sedurre cameriere e depredare tesori, che a compiere l’ennesima quest “salva il mondo”. Lankhmar riesce a nobilitare questo clichè del “tipico gruppo di D&D”, alla Dm of the rings grazie ai suoi “eroi” Fafhrd and Gray Mouser2)È interessante notare che entrambi i personaggi, per quanto iconici del D&D siano impossibili da ricreare utilizzando le regole, almeno quelle delle prime edizioni. Per quanto sembri assurdo, l’edizione che riesce meglio ad emularli è stata la 4ed e ai loro comprimari/alleati/avversari che riescono a essere, nonostante le loro peculiarità, più “reali” e vivi degli immacolati eroi di altri romanzi fantasy. Infatti come ha notato Strategie Evolutive:

Perché non succede più che un romanzo si apra con un capitolo al fulmicotone in cui i nostri eroi devono affrontare creditori impazienti, usurai vendicativi, prostitute infuriate e stregoni mercenari.

La grandezza di Leiber, come ricorda Grognardia3)I won’t hesitate to say that I’d much rather spend time with Fafhrd and the Mouser than I would with the Cimmerian. Concordo anche perché i companion di Conan o Elric tendono a fare una brutta fine 🙁 , è proprio la “leggerezza”  di questo ciclo: non ci sono grandi imprese epiche, nessuna filosofia da presentare, solo ed esclusivamente storie belle,divertenti e scritte benissimo e in un momento in cui la letteratura fantasy ha la tendenza a prendersi troppo sul serio e copiare male Tolkien, Lankhmar è certamente una boccata d’ossigeno.TSR9162_Lankhmar_City_Of_Adventure

Credo che questo ciclo assomigli così tanto al gioco di ruolo realmente giocato grazie anche alla sua origine: infatti, Lankhmar nasce negli anni 30 come gioco da tavolo, creato dallo stesso Leiber, e descritto dai resoconti del suo amico Dr. Franklin C. MacKnight, come un vero e proprio proto gdr.

Non a caso, Lankhmar, oltre a creare le basi del ladro di D&D4)il concetto del ladro in grado di utilizzare la magia tramite l’utilizzo di pergamene, nasce proprio da Lankhmar, e aver dato il nome a una rubrica di Dragon Magazine5)Bazaar of the Bizarre è un negozio in cui i proprietari, dei mercanti alieni, utilizzano i loro poteri mentali per vendere cianfrusaglie ai clienti ne diventerà un’ambientazione, uscita sfortunatamente troppo tardi, quando oramai il gusto dei giocatori era più rivolto verso ambientazioni eroiche sullo stile di Tolkien. é comunque notizia recentissima che Lankhmar uscirà di nuovo non per D&D ma per Savage Worlds.6)Per ora in inglese ma si spera in futuro anche in italiano

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1 naturalmente non tutti i gruppi di D&D sono così, ma bisogna ammettere che è lo è in molti casi e per certi aspetti non sempre è un male, tutt’altro 🙂
2 È interessante notare che entrambi i personaggi, per quanto iconici del D&D siano impossibili da ricreare utilizzando le regole, almeno quelle delle prime edizioni. Per quanto sembri assurdo, l’edizione che riesce meglio ad emularli è stata la 4ed
3 I won’t hesitate to say that I’d much rather spend time with Fafhrd and the Mouser than I would with the Cimmerian. Concordo anche perché i companion di Conan o Elric tendono a fare una brutta fine 🙁
4 il concetto del ladro in grado di utilizzare la magia tramite l’utilizzo di pergamene, nasce proprio da Lankhmar
5 Bazaar of the Bizarre è un negozio in cui i proprietari, dei mercanti alieni, utilizzano i loro poteri mentali per vendere cianfrusaglie ai clienti
6 Per ora in inglese ma si spera in futuro anche in italiano

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6 thoughts on “L’ultimo ladro di Lankhmar: Fritz Leiber (non solo Tolkien)

  1. Bell’articolo. Mi stupisco ancora oggi come Lankhmar sia così poco conosciuto per quanto è così vicino all’esetica di un gdr fantasy. A mio giudizio il sistema che più renderebbe merito alla serie sarebbe Runequest ma non sarebbe comunque perfetto. SW è come un cravatta marrone, la metti su tutto 🙂 l’inconfessato segreto del sistema di SW è che è giocattoloso (pesiamo a quanti elementi di coinvolgimento fisico ha: dadi+carte+bennies) e quindi divertente a prescindere dall’ambientazione, che diventa una scusa per giocare. Poiove? giochiamo a sw nel mondo della pioggia!

    1. Esiste una versione per Runequest di Lankhmar, uscita un pò sotto silenzio. SW ha questo aspetto giocattoloso che molti sottovalutano ma che in realtà è indispensabile. troppe volte si pensa a quanto sia efficace una regola e non a quanto sia divertente 🙂

      1. si ce l’ho quella versione ma non mi sembrava un lavoro di adattamento fatto benissimo (sulle regole non sul setting). La produttività di divertimento di una regola è un concetto che credo anch’io sia sottovalutato 🙂

  2. Questo articolo arriva a pennello… proprio quando ho deciso di tornare alle origini organizzando una mini-campagna di ladri, farabutti, codardi e puttanieri… insomma, l’essenza del D&D.

  3. Questi articoli su letteratura e gdr sono sempre interessanti e ben scritti. Una volta, volendo esagerare, tanto Tolkien quanto Howard o Moorkok erano autori di culto per appassionati e quindi, avvicinandosi ad un gioco, si era in grado di capirne le matrici.
    L’enorme successo dei film dei film targati Jackson, sebbene siano stati una manna per i cultori dei romanzi fantastici, hanno appiattito la spinta interpretativa dei giocatori di 4a generazione, specie da noi dove si legge pochissimo, ma anche nei paesi anglosassoni.
    Bene quindi, anzi benissimo, questi approfondimenti.

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