La mia vita con gli zombie

La mia vita con gli zombie (Sine Requie)

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La mia esperienza con l’horror è particolare perché va in contrasto con i consigli classici su come dovrebbe funzionare, cioè mantenere per tutta la sessione, un continuo stato di tensione e “serietà”, evitando accuratamente parti leggere e umoristiche che rovinerebbero l’atmosfera..

Questa tecnica presuppone, tra l’altro master con una notevole capacità descrittiva e una trama ben scritta e congegnata. La nemesi di quest’impostazione è chiaramente il giocatore “poco serio” che con una battuta fuori luogo può rovinare completamente l’atmosfera.

Io sono uno di questi giocatori 🙁

Ho difficoltà a rimanere serio per tutta la sessione, come potranno confermare le buone anime che mi hanno masterizzato.

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Non sono perfetto, come pg, per un avventura lovercraftiana con un finale tetro e orripilante?

Ho notato però nel corso degli anni un impostazione alternativa che invece sfrutta questi momenti “leggeri” del gdr.

Come esempio partirò da una sessione di alcuni mesi fa; un giocatore propone una one shot a Sine Requie, utilizzando un’avventura prefatta ambientata nel Sanctum Imperium, che in questo mondo alternativo è l’Italia degli anni 50 regredita a stato teocratico dominato dall’inquisizione. Noi giocatori, me compreso, eravamo in evidente fase di cazzeggio come si può notare dai PG creati.

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Il baldo gruppo di excubitores guidato dal templare Enrico Maria Barbaglia.

Capirete che al grido di spezzeremo le reni agli zombi e imperativi categorici vari, qualunque tipo di atmosfera horror era andato palesemente a putt…

Invece la sessione, merito anche dell’avventura stessa1)per chi fosse interessato l’avventura è il confine del sogno di Paolo Lonogni e può essere scaricata gratuitamente qui, ha avuto un improvviso cambio di marcia creando alla fine un’atmosfera molto tesa e rivelandosi un eccellente serata horror.

Questo mi ha ricordato un’avventura che masterizzai a Deadlands, un horror-western, recentemente tradotto in italiano. Anche lì l’inizio era stato molto leggero, a causa di una coppia di png che i pg avevano incontrato nelle loro avventure: il dottor Hellstrom, scienziato pazzo con l’accento “tetessco”stile professor Kranz

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e il carattere di Emmett Brown

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e la sua assistente Inga, omaggio a Frankenstein Junior

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Dopo una mezza sessione di gioco di ruolo con questi due png, gli allegri PG arrivano a una cittadina deserta, scoprendo i corpi martoriati degli abitanti, uccisi dagli spettri di alcuni pistoleri impiccati ingiustamente. Anche in questo caso, il salto repentino da una situazione comica a quella horror aveva creato una reazione viscerale nei giocatori che rilassati dalla parte comica, avevano abbassato la “guardia”.

Lo Shoryuken emotivopfkenbyudoncrewix0

La parte più difficile è la transizione da uno stato all'altro e per questo l’ho soprannominato scherzosamente Shoryuken emotivo perché come l’omonima mossa va eseguita con tempismo e precisione.

Il momento ideale dovrebbe essere quello del massimo rilassamento dei giocatori e li bisogna colpire duro: niente mostrini o sangue splatter ma qualcosa d’inquietante, che spiazzi e sorprenda, accelerando il ritmo di gioco il più possibile per “staccare” con i ritmi rilassati della parte “leggera” della sessione. Naturalmente come l’omonimo colpo non sempre andrà bene ma in questo caso l’avventura si manterrà sui binari del comico e dell’umoristico e personalmente non ci vedo niente di male,anzi…..

Questo inoltre permette di aggirare un problema classico delle avventure horror, che spesso presuppongono l’utilizzo di comportamenti dei pg palesemente suicidi, come la tipica scena del rumore nella cantina che presuppone un singolo PG che scenda a controllare. Sinceramente, come qualunque altro giocatore di fronte a una situazione del genere, reagirei così:

Sordi

Nella migliore delle ipotesi, troveremo il “bravo” giocatore che per il bene della storia si “sacrificherà” scendendo nella cantina mentre nelle situazioni “leggere” ho notato che i giocatori tenderanno a separarsi e a muoversi più liberamente.

Scene inquietanti

Poiché il post è partito da una sessione di Sine Requie presenterò alcune scene “inquietati” che ho trovato in questa interessante discussione su Rpgnet, ambientato proprio in una versione alternativa dello sbarco in Normandia, dove i pg scoprono che qualcosa di strano sta succedendo.

  1. Una cittadina deserta con rozze bambole di dimensione umana al posto dei cittadini, inclusi bambini e insegnanti a scuola, dentro la chiesa, al posto di guida delle auto, un postino, etc
  2. Una cittadina deserta abitata soltanto da gatti. Gatti veramente ben pasciuti.
  3. Le campane di una chiesa che suonano in continuazione. Se i PG entrano nella torre campanaria, troveranno decine di cadaveri freschi. Le porte si chiudono alle loro spalle.
  4. Un soldato tedesco crocefisso a un albero. Sul petto è inchiodato un foglio scritto in una lingua sconosciuta.
  5. Una chiesa in cui è stato strappato il volto, la mano destra e i piedi da ogni dipinto, statua o bassorilievo.
  6. Decine di stivali militari tedeschi deposti lungo la strada. Se esaminati, si scoprirà che tutti calzano il piede sinistro e dentro c’è un piede mozzato.
  7. Un telefono che squilla in una stazione abbandonata.
  8. Graffiti: «Sauvez-vous », « Dieu nous a abandonné », « aidez nous », « Il rêve », « Tout a pris fin », « N’est pas mort ce qui à jamais dort et au cours des ères peut mourir même la Mort », « Dans sa demeure de R’lyeh la morte, Cthulhu rêve et attend », etc.
  9. Un bunker con l’entrata sbarrata. Si sentono dei suoni orribili e graffiare dal suo interno.
  10. Il cadavere di un ufficiale delle SS cui hanno sparato due colpi in testa. Ha la lingua recisa e gli occhi cuciti.
  11. Nel mezzo di una città deserta, un’unità della Wermacht apparentemente aveva scelto il caveau di una banca come ultima linea difensiva. All’interno ci sono i cadaveri dei soldati che a giudicare dalle espressioni sembrano per lo più morti di paura mentre gli altri si sono suicidati. Sono tutti trovati da un lato, come se apparentemente cercassero di stare il più lontano possibile da una serie d’impronte fangose che dall’entrata si dirigono verso le cassette di sicurezza. Una cassetta è mancante.
  12. Entrando nell’ennesima cittadina vuota, i PG trovano dei graffiti su un muro con una scritta in inglese: LUNGA VITA AI MORTI. La scritta è fatta con il sangue e non è ancora asciutta.
  13. Una compagnia di soldati tedeschi, il petto squarciato e gli organi rimpiazzati con parti meccaniche. I veicoli e le armi hanno alcuni elementi meccaniche rimosse e sostituite da parti organiche umane.
  14. Un piccolo accampamento tedesco completamente deserto tranne un ufficiale nella sua tenda suicidatosi con la pistola d’ordinanza.
  15. Uno dei PG si ferisce e si scopre che è un automa con meccanismi stile steampunk sotto la pelle.
  16. L’uniforme di un ufficiale nazista. Le proporzioni sono completamente sbagliate e non adatte a un essere umano.
  17. Delle statue parzialmente sepolte nel terreno, sparse per la campagna. L’aspetto è di un paracadutista che si sta lanciando. Molte di queste statue sono in frantumi come se fossero cadute dall’alto schiantandosi sugli alberi.
  18. Muschio verde ovunque: sugli alberi, le rocce, sui cadaveri. Nella notte si scopre che è fosforescente.
  19. I PG scoprono una radio che a differenza della loro funziona. Accendendola mettono in contatto la loro base che non sa nulla di fenomeni strani e li prende per pazzi, raccontando di scontri normali fra americani e tedeschi.
  20. Un piccione viaggiatore con un’ala spezzata. I suoi messaggi sono alcuni in francese, altri in tedesco, e uno in una lingua sconosciuta scritta con il sangue.
  21. Nascosto fra le rovine di un palazzo bombardato c’è un uomo con la maschera antigas. Egli sostiene che l’aria è avvelenata e che i PG sono già stati intossicati. Quando è convinto che l’aria sia respirabile e si convince a togliersi la maschera, morirà pochi secondi dopo in maniera atroce come se fosse avvelenato.
  22. Un villaggio occupato, all’apparenza normale, ben mantenuto ma totalmente deserto a parte qualche animale. Se i PG si avvicinano alla piazza del paese, vedranno una folla, perfettamente immobile e silenziosa rivolta verso il centro della piazza. Se i PG le osservano da vicino, noteranno che non sono persone ma statue ben scolpite con indosso abiti umani e addirittura quelle delle donne porteranno degli orecchini di metallo. Sembra quasi che chiunque, francese o tedesco si sia trasformato in statua dopo aver guardato verso il centro della piazza, anzi no sono statue di pietra ma di sale. I PG si gireranno verso il centro della piazza?

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1 per chi fosse interessato l’avventura è il confine del sogno di Paolo Lonogni e può essere scaricata gratuitamente qui

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