Shadow of the Titan

Shadow of the Titan (scontri contro creature colossali)

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Uno dei classici del fantasy è il combattimento con creature colossali come draghi antichi, titani o demoni maggiori: questo è anche uno dei più difficili da gestire per l’enorme differenza fra le dimensioni dei contendenti. Se visualizzassimo un combattimento “tipico”, vedremmo i PG colpire ripetutamente con l’equivalente di uno stuzzicadenti il mignolo del piedone del mostro finché non crolla a terra morto. Vorrei sperimentare alcune house rules per rendere il combattimento più dinamico e interessante ma non essendo testate, vorrei la vostra opinione, soprattutto per quanto riguarda la 3.x/Pathfinder.

Kenjileavessony

Partirò dalle dimensioni del mostro e dall’impatto che avrà sul terreno. Non credo che una griglia di combattimento sia utile perché serve per gestire due dimensioni mentre in uno scontro del genere diventa fondamentale anche l’altezza; inoltre le dimensioni del mostro saranno tali che determinate minuzie del movimento tipo “mi sposto di 1,5 metri” avranno poco senso di fronte ad una creatura alta quanto un palazzo di dieci piani. Un sistema di distanze astratto tipo ingaggiato, vicino, lontano servirà allo scopo con l’azione di movimento che servirà per passare da un’area all’altra.

È importante valutare gli effetti sul terreno circostante. Un titano che attraversa una foresta farà crollare alberi e case intorno a sé mentre in un dungeon, muri o pavimenti, arrecando danni ai Pg ma rischiando anche di ferirsi. Il terreno potrà essergli utilizzato contro spingendolo vicino a un burrone per farlo precipitare distruggendo l’area dove si trova; persino quando cade può diventare un pericolo. Utilizzeremo la tabella dei danni improvvisati con la 4ed o 13th Age e in Pathfinder l’enviromental rules.

Shadow-of-the-Colossus-SOTC-Wallpaper-Kuromori-Wall-Shadow-03Molto importante sarà l’impostazione della difesa del mostro. La C.A è un valore astratto che rappresenta la difficoltà a infliggere danni all’avversario; per questo non si utilizzano le locazioni ma nel caso di un mostro colossale ritengo invece che servano proprio per evitare l’effetto stuzzicadenti nel mignolo, sopra descritto. Non devono essere “precise”: basta decidere un “punto debole”, dove infliggeremo danni extra mentre il resto del corpo avrà o un bonus alla C.A oppure una resistenza al danno elevata. Per la magia valuteremo che l’incantesimo colpisca sempre la parte più resistente a meno che il mago non si trovi grazie a incantesimi di movimento o altro davanti al punto debole mentre per le armi da tiro si considererà come un mirato con una penalità in base al punto debole.

Passiamo invece agli attacchi, dove spesso vediamo cose assurde con arti lunghi svariati metri che attaccano soltanto un PG evitando gli altri nonostante siano nella traiettoria dell’attacco. Sfortunatamente non ci sono regole precise ma l’eventuale creatura andrà modificata per rendere gli attacchi logici. Per esempio se il mostro ha un solo attacco che colpisce una singola creatura, trasformatelo in un attacco ad area o similare.

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Consideriamo come i PG possano arrivare al punto debole del mostro magari scalandolo sullo stile di “Attack on Titan” e “Shadow of Colossus”. Scalare l’equivalente di un T-rex nella realtà sarebbe un’azione stupida e per questo non cercherò regole “realistiche” ma semplicemente divertenti. Ogni round in cui ci si arrampica senza attaccare si scalerà di 5 cumulativamente la riduzione al danno. Questo dovrebbe spingere i PG a cercare di arrivare al punto debole. Il mostro ha due azioni possibili che potrà fare in aggiunta a quelle base:

1)      Scrollarsi di dorso i PG aggrappati: azione gratuita. I PG devono fare un check destrezza o acrobazia a difficoltà difficile o cadere.

2)      Grattarsi addosso ad una parete:  Azione gratuita + azione di movimento. I PG devono fare un T.S vs riflessi o un check acrobazia o subire 8d6 danni in Pathfinder o danni improvvisati in base al livello in 13th age.

Esempio

 In Pathfinder un mostro adatto può essere il Thanatonic Titan.1)bestiario volume dueLa riduzione al danno è 15/ legale o epico. In questo caso aumentiamo la riduzione a 25 e togliamo qualunque possibilità di superarla. Come deolezza però inseriamo una vulnerabilità2)In Pathfinder la vulnerabilità permette di infliggere il 50% di danni in piùche sarà alla base della nuca.3)omaggio a “Attack on Titan”Gli attacchi a mio giudizio non andranno modificati.

In 13th Age utilizzeremo invece lo Storm Giant. In questo caso inseriamo un resist 18+ mentre alla base della nuca metteremo un vulnerable. L’attacco con lo spadone gigante colpirà 1d3 bersagli invece di uno solo.

Queste regole servono come linee guida per gestire quello che succede in base alle azioni del mostro o dei PG. Per eventuali azioni improvvisate potrete utilizzare le regole sugli stunt che ho presentato qui. è importante valutare che il grado di sfida del mostro sarà sicuramente più alto rispetto a quello presentato nel bestiario.

Non ho messo regole per D&D 4ed perché l’Eternity Publishing ha postato una serie di creature colossali a mio giudizio perfette per lo stile della 4e Ed. Qui troverete ottimi esempi: uno, due, tre, quattro.

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1 bestiario volume due
2 In Pathfinder la vulnerabilità permette di infliggere il 50% di danni in più
3 omaggio a “Attack on Titan”

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2 thoughts on “Shadow of the Titan (scontri contro creature colossali)

  1. Interessantissima, vorrei provarla il prima possibile! (ho dei giocatori pignoli per cui aumenterò anche tutte le resistenze all’energia, altrimenti vedrebbero male una RD che si applica anche agli incantesimi).

    Non mi è chiaro questo passaggio: “Ogni round in cui ci si arrampica senza attaccare si scalerà di 5 cumulativamente la riduzione al danno in modo da spingere i PG a cercare di arrivare al punto debole”. Cioé si scala solo per il PG o per tutti? E come viene giustificata, che da quella zona si è in una posizione migliore per colpire il punto vulnerabile oppure si applica ad ogni altro colpo?

    1. solo per il pg che scala. la giustificazione dipende dal mostro. potrebbe essere per un golem la vicinanza con le rune che lo tengono in piedi oppure per un drago la possibilità di colpire un punto debole particolare

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