13 modi per morire

13 modi per morire (obiettivi nel combattimento)

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Il tipico combattimento di D&D è uno scontro all’ultimo sangue fra i PG da una parte e uno o più mostri dall’altra; sarà la scelta dei mostri e il terreno che lo renderanno differente, spingendo i pg a variare tattica. Un’altra tecnica  per rendere uno scontro interessante senza dover per forza variare ogni volta il tipo di avversario è invece inserire degli obiettivi. Qui sotto ho inserito una serie di obiettivi classici.

  • Corsa contro il tempo: i PG hanno un tempo limitato per raggiungere uno specifico luogo oppure per impedire un certo risultato, come l’attivazione di un rituale.
  • Un nemico da non uccidere: i PG devono evitare di uccidere gli avversari perché magari sono dei contadini controllati dalla magia o perché è l’ambasciatore impazzito la cui morte darebbe inizio a una guerra.
  • Il golem di Praga: il mostro è molto più forte del gruppo ma ha un punto debole che ne permetterà la distruzione o comunque la possibilità di infliggere danni superiori alla norma. Trovare un punto debole potrà essere gestito con tiri abilità o con il ragionamento o nel caso di mostri epici un’altra avventura. Quasi tutti i mostri della letteratura fantastica hanno un punto debole, dai vampiri al golem di Praga.
  • Questa è Sparta: lo scopo non è abbattere il nemico ma resistere il più possibile per dare il tempo al mago di completare il rituale oppure alla principessa di fuggire. Un esempio classico è il Fosso di Helm, dove gli eroi devono sopravvivere fino all’arrivo dei rinforzi. Consiglio di utilizzare un orologio degli eventi per rendere più pressante la situazione.
  • Metal gear solid: i PG devono attraversare un luogo senza essere scoperti. Qui troverete dei consigli per gestirlo.
  • Decapitare il nemico: bisogna abbattere un determinato personaggio come il negromante che guida l’armata di non morti; uccidilo e l’armata si sgretolerà. In alternativa si dovrà distruggere un particolare oggetto come l’artefatto che permette di bombardare le forze dei buoni o il ponte che permette il passaggio delle armate nemiche. Il viaggio di Frodo e Sam nelle terre di Mordor è la combinazione di Corsa contro il tempo, decapitare il nemico e metal gear solid.
  • La tecnica segreta della scuola Sautome: la fuga. Raramente un combattimento è all’ultimo sangue per cui la fazione sconfitta cercherà di fuggire per riprendere le forze. Potete utilizzare le regole sul morale che ho postato in precedenza.
  • La scorta: i personaggi devono proteggere un png o un oggetto dai nemici. Rovesciando la situazione possiamo immaginare che siano i PG a dover catturare o liberare un png ben scortato o un oggetto importante e riuscire a fuggire con esso. In questo caso si potrà aggiungere una scena d’inseguimento, dove i PG dovranno evitare di essere ripresi dal resto della scorta.
  • Combattimento al primo sangue: un classico per le sfide fra combattenti onorevoli. Vince chi riesce a portare l’avversario a meta dei PF.
  • Sotto il fuoco nemico: i PG devono attraversare un determinato territorio mentre sono soggetti agli attacchi nemici, subendo meno danni possibili. Si combina bene con Corsa contro il tempo e/o scorta.
  • Una cosa a tre: ci sono due differenti fazioni nemiche che inoltre sono ostili l’un l’altro. Entrambe cercheranno di indebolire le altre fazioni comprese i PG, facendole combattere l’un l’altro per poi saltare addosso al vincitore. Diplomazia e astuzia saranno più utili della semplice forza bruta.

Se utilizzate gli obiettivi, ricordatevi che i Px non dovranno essere calcolati in base ai mostri uccisi ma al raggiungimento dell’obiettivo medesimo.

the_defense_is_destroyed_by_pervandr-d4hju1yQuali sono i vantaggi degli obiettivi alternativi di vittoria?

1) Permette di accorciare o allungare i combattimenti con una logica narrativa e non soltanto basandosi sul numero di Pf dei mostri o dei danni che fanno i Pg .

2) I PG non da combattimento potranno essere utili anche nelle scene action come il bardo che intona il canto che rimanderà negli abissi il principe demone mentre il resto del gruppo lo sta difendendo oppure il PG che con un tiro fortunato su un’abilità scopre il punto debole del mostro.

3) Il master potrà inserire mostri squilibrati in un senso o nell’altro rispetto al gruppo, creando comunque un combattimento interessante. In questa maniera si crea un maggior “realismo” perché il mostro sarà quello adatto alla storia e non quello con il grado di sfida necessario.

4) È importante ricordare che questi obiettivi non hanno soltanto lo scopo di rendere lo scontro interessante dal punto di vista tattico ma perché obbligano a vedere il combattimento dal punto di vista narrativo. Perché si sta combattendo? Che cosa vogliono gli avversari? Dei banditi che vi attaccano, non hanno interesse a uccidere I PG, vogliono derubarvi. Conoscendo le motivazioni dei “cattivi” sarà molto più semplice creare un obiettivo adatto.

5) Gli obiettivi permettono di creare delle conseguenze interessanti in caso di fallimento, seguendo la logica del fail forward. I PG non riescono a salvare la principessa o a catturare il png? Quali sono le conseguenze? Che cosa succede a livello di storia? Queste sono domande più interessanti del classico TPK (total party killed) del tipico combattimento all’ultimo sangue di D&D. Con gli obiettivi, la possibilità di un fallimento esiste ma invece di portare alla morte del gruppo svilupperà la trama.

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